Cuba con bambini itinerario 12 giorni fai da te
La nostra Cuba organizzata in autonomia con un bimbo di due anni
Un viaggio a Cuba con bambini potrebbe sembrare difficile da organizzare.
Si pensa sia una meta adatta solo al divertimento, al rum, alle assolate spiagge, ma quest’isola dei Caraibi regala molto altro. Cuba è una destinazione sicura, bellissima e assolutamente family friendly. In questo post condividiamo la nostra meravigliosa esperienza suggerendovi un itinerario di 12 giorni che per noi è stato perfetto.

Se avete dunque trovato una buona offerta per il volo, ma siete ancora dubbiosi se partire con i bambini, possono esservi utili i nostri consigli: tutto quello che noi avremmo voluto leggere prima di partire, quando non sapevamo ancora cosa ci aspettasse e cercavamo ispirazione in rete.
Vi raccontiamo come abbiamo organizzato il nostro viaggio nella vivace, colorata, storica e accogliente Cuba con il nostro bimbo di due anni.
Leggi di più nel post Informazioni e consigli pratici per organizzare un viaggio fai da te a Cuba con bambini

Cuba con bambini itinerario – mappa
Ecco il nostro itinerario, fai da te, di 12 giorni con il nostro bimbo di due anni.
Cuba con bambini itinerario – tappe
Era da tempo che sognavamo un viaggio a Cuba e finalmente siamo partiti a marzo, con una gran voglia di sole, di caldo, di relax, insomma di Caraibi!
Quest’isola ci ha regalato dei momenti speciali che porteremo per sempre nel cuore.

Giorno 1 Torino – L’Avana
Noi abbiamo volato con Air France da Torino con scalo a Parigi, il volo lungo è durato 10 ore e mezza, non sono poche, ma sono andate bene. Diciamo che il tempo è “volato”!

Arriviamo alle 19 all’Aeroporto di L’Avana, recuperiamo i bagagli e il passeggino (si ritira al banco degli oggetti speciali), sbrighiamo le lente procedure di immigrazione e finalmente tentiamo il primo prelievo di CUC (al piano terra) dagli ATM: il nostro bancomat funziona! In alternativa si possono cambiare gli Euro nella Cadeca (casa di cambio) dell’Aeroporto di L’Avana (si trova, dopo aver ritirato i bagagli, al primo piano) ma bisogna essere preparati ad affrontare una lunga coda.
Cerchiamo un taxi che ci porti alla prima casa prenotata e usciamo finalmente dall’aeroporto, accompagnati da un gentilissimo e sorridente taxista.
E’ bastato varcare la soglia delle porte del José Martí per catapultarsi a Cuba.

Non dimenticheremo mai l’aria calda che ci sfiorava il viso, la luce del tramonto che accarezzava le case, i colori sulla superstrada, la musica che riecheggiava dalle casse del taxi e l’odore di benzina che ci accompagnerà per tutto il tempo. La capitale saturava i nostri sensi.
Arrivati a destinazione ci accoglie una dolce e sorridente padrona di casa che ci riempie di attenzioni e ci mostra subito la stanza. La stanchezza si fa sentire e un letto morbido ci aspetta.
Giorno 2 e 3 L’Avana
Ci svegliamo con una gran fame! La deliziosa colazione ci viene servita in un luminoso soggiorno con un balcone che si affaccia su vecchie case in rovina, ma hanno ancora un certo fascino, da cui si vede una scorcio di mare del Malecón.

Veniamo nuovamente travolti dai suoni e dagli odori tipici della capitale, sbirciamo dal balcone uno scorcio di L’Avana che sembra già in pieno fermento.

Partiamo alla scoperta della capitale percorrendo il Malecón, il nostalgico e trafficato lungomare di L’Avana su cui si affacciano decadenti palazzi.
Ogni suono, ogni macchina, ogni sorriso cattura l’attenzione del nostro piccolo viaggiatore, perfettamente a suo agio e che non sembra minimamente accusare il jet lag.

Dedichiamo due giorni alla scoperta di questa città unica, a spasso tra case coloniali, lungomare e cattedrali.
Leggi di più nel post dedicato al nostro tour a L’Avana

Giorno 4 L’Avana – Viñales
Oggi lasciamo L’Avana e partiamo con un taxi collettivo per Viñales. Il viaggio è piacevole e dopo una tappa intermedia per vedere le piantagioni di tabacco arriviamo nella nostra seconda casa.


La camera è molto ampia e luminosa e i padroni di casa sono deliziosi con noi e il nostro piccolino.
Pranziamo in un locale consigliato dal proprietario e poi ci facciamo prenotare una gita a cavallo nelle piantagioni, una delle esperienze più belle mai fatte. Un po’ di titubanza iniziale e poi il nostro bimbo si trasforma in un piccolo “caballero” e si gode la passeggiata.

Nelle tappe assaggiamo il Ron, il miele e compriamo il caffè. Il silenzio e lo spettacolo della rossa valle è qualcosa di impagabile e ha un non so che di spirituale.

La nostra guida è un chiaccherone, come tutti i cubani, e ha un feeling particolare con il nostro piccolino.

E’ una cosa che apprezzeremo durante tutto il viaggio, tutte le persone incontrate, sono molto socievoli e disposte al dialogo e ai racconti sulla loro famiglia, accompagnati dalle foto sul cellulare. Era come se li conoscessimo già.
Ceniamo dai padroni di casa e facciamo un giro nel piccolo centro di Viñales, ricco di souvenir.
Giorno 5 Viñales – Cayo Jutias – Viñales
Adoriamo le colazioni cubane! Ma il taxi ci aspetta già nella via per portarci a Cayo Jutias, oggi costume!
La vista e lo splendore del Cayo ci ripaga del viaggio sulla strada più dissestata e piena di buche che abbiamo trovato. Dividiamo il taxi con una coppia di italiane e scossone dopo scossone (sembra di essere ancora a cavallo) arriviamo a destinazione. Preparatevi a percorrere 60 km in due ore.
Il taxi ci lascia vicino ad una spiaggia attrezzata con bar annesso ma noi esploriamo la spiaggia e ci incamminiamo verso sinistra in cerca d’ombra e tranquillità.


Ci sistemiamo tra le mangrovie, abbiamo da bere e i panini con noi, non ci serve altro.
Il paesaggio è tipico da cartolina! Colori stupendi, il mare azzurro è una tavola, sabbia fine e bianca, davvero un sogno.

Qui non ci sono i mega resort all inclusive, la spiaggia è splendidamente selvaggia e la sensazione appena arrivati e, una volta lasciata la vista del bar, è di pura libertà.
Ceniamo la sera in centro Viñales, troviamo il wifi nella deliziosa piazza della Chiesa dove i bimbi possono correre e giocare, facciamo anche qui nuove piccole amicizie.
Giorno 6 Viñales – Playa Larga
Lasciamo davvero a malincuore Viñales e i proprietari della casa particular.
Altro taxi collettivo con cambio nei pressi dell’Havana e arriviamo a Playa Larga.
Abbiamo scelto questa soluzione come tappa intermedia in avvicinamento a Trinidad.
Avessimo viaggiato solo in due l’avremmo probabilmente saltata, ma il viaggio è davvero lungo e non vogliamo stancare più del dovuto il nostro piccolo.
Partiamo al mattino e arriviamo nel pomeriggio inoltrato a Playa Larga.
La padrona di casa ci accoglie in giardino con tre limonate fresche e tre braccialetti di benvenuto. Mentre ci registriamo intrattiene il nostro bimbo con i giochi della sua bimba. Anche qui ci sentiamo come a casa.

Raggiungiamo la spiaggia, che non ha nulla a che vedere con quella appena vista, ma ci permette di riposarci dalla stanchezza del viaggio mentre il piccolo si rilassa e gioca.

Alla sera, mangiamo aragosta a pochissimi CUC in un grazioso ristorante e poi musica caraibica in spiaggia per il dopocena.
Mentre il piccolo dorme ci ritroviamo a guardare le stelle in spiaggia ed è come ritornare indietro nel tempo.
Giorno 7 Playa Larga – Trinidad
Altro taxi condiviso, questa volta destinazione Trinidad.
Dichiarata Patrimonio Unesco nel 1988, Trinidad è la città coloniale più colorata di Cuba.

Con le sue strade acciottolate dimenticatevi del passeggino e armatevi di piedini, fasce e marsupi.
Veniamo accolti dalla padrona di casa con la solita gentilezza e familiarità che contraddistingue i nostri incontri cubani.
Dalla terrazza si gode di un’ottima vista sulla città.

Alloggiamo a pochi passi da Playa Mayor e la nostra esplorazione della colorata città coloniale parte proprio da lì.
Notiamo subito che Trinidad è piuttosto turistica e conseguentemente cara per gli standard cubani, scegliete con cura dove fermarvi a mangiare.
Ogni angolo in centro sembra uno scorcio da cartolina, dai colori sgargianti.
La vita di Trinidad si svolge attorno a Plaza Mayor, il cuore del centro storico.
La piazza è dominata dalla Chiesa parrocchiale della Santissima Trinità e da un giardino curatissimo, su cui si affacciano i palazzi coloniali ristrutturati e molti diventati musei.
Non dimenticate di assaggiare la Chanchanchara ovviamente a base alcolica, servita in tazze di terracotta e di fare un giro alla Casa della Musica, vera istituzione a Trinidad.

Giorno 8 Trinidad
Una deliziosa colazione ci attende scendendo le scale della nostra camera a Trinidad. Come sempre scorgiamo frutta fresca, succhi, uova, pomodori e dolci.
Ci facciamo prenotare un taxi dalla padrona di casa per goderci una giornata di relax ad appena 15 minuti di macchina nella vicina Playa Ancon.
Considerata la spiaggia più bella della costa meridionale di Cuba, Playa Ancon è il paradiso per i bambini.

Con pochi CUC affittiamo due lettini e un ombrellone e ci lasciamo incantare dai colori del mare e della sabbia iridiscente.
All’ombra delle palme troviamo un paio di bar e un piccolo discreto resort.
Alterniamo penniche sotto l’ombrellone a castelli di sabbia.
Torniamo in Trinidad per non perdere la luce del tramonto che accarezza di ocra gli edifici e la chiesa di Plaza Mayor, ceniamo al ristorante la Ghitarra sempre con musica dal vivo e ci concediamo una piña colada alla casa della musica.


Giorno 9 Trinidad – Remedios
Dividiamo il nostro taxi con due simpatici ragazzi danesi con cui chiaccheriamo un po’ sui posti già visti, anche loro hanno fatto un itinerario simile al nostro, e raggiungiamo in circa tre ore Remedios.
Il piccolo e tranquillo centro della provincia di Santa Clara è una delle cittadine coloniali meglio conservate di Cuba.

La sua attrazione principale è la Chiesa di San Juan Bautista, che si tinge di sfumature ocra al tramonto.
Remedios è fuori dalle classiche rotte turistiche ma per sfuggire ai mega resort costosissimi di Cayo Santa Maria è un’ottima scelta!

A Remedios non c’è in realtà molto da fare se non godersi i giardini della Plaza Marti (buon segnale wi-fi), prendere una pinacolada seduti al caffè del Louvre e lasciarsi cullare da quella lentezza che contraddistingue questa cittadina e in generale la vita Cubana.


Troviamo ogni sera refrigerio dalla calura nella nostra casa particular, l’ultima casa prenotata. Anche questa non delude le nostre aspettative e ci riserva un’accogliente camera in una deliziosa casa coloniale ricca di mobili scuri e quadri antichi.

Visto la poca scelta dei ristoranti, e per calarci nella vita cubana, ceneremo tutte le quattro sere nella casa particular, godendo della tranquillità del verde patio e cucina tipica.
Giorno 10 – 11 – 12 Remedios – Cayo Santa Maria – Remedios
Per i successivi 3 giorni ci aspettano sole, sabbia e mare senza orari e in completo relax.

Abbiamo infatti scelto Remedios come base per goderci il mare di Cayo Santa Maria che dista 70 km.
Dopo le deliziose e abbondanti colazioni raggiungiamo il Cayo sempre in taxi collettivo (chiamato dalla casa particular) in compagnia di persone sempre diverse.
Preparate i passaporti e visti perché troverete un posto di blocco per il controllo documenti e il pedaggio di 2 CUC, compresi nel costo del viaggio del taxi sia all’andata che al ritorno.
I 50 km che separano Remedios da Cayo Santa Maria si percorrono su una una strada rialzata sul mare e che ci ricordano molto il tragitto che collega Miami alle Keys.

Lasciamo le strade di Remedios, i suoi cavalli e le sue galline per scoprire una Cuba da cartolina con paesaggi mozzafiato.


I taxi ci lasciano a Playa Bianca dove si trova ogni tipo di servizio: bar, ristorante, casa di cambio, qualche negozietto e souvenir. Se vi fermate ai primi lettini potrete portare con voi tranquillamente il passeggino, se vi occorre.

Spiaggia bianca, mare da favola di un azzurro intenso e brillante e con 5 Cuc a persona: lettino, ombrellone e cocktail in spiaggia.

Troviamo pochissime persone e ci godiamo la tranquillità e la bellezza accecante del Cayo.
Non dimenticate crema solare, magliette UV e cappellini, il sole ai Caraibi è molto forte.
Remedios si!
Eravamo indecisi prima di partire su quante notti dedicare al Cayo e se i km di distanza da Remedios fossero troppo faticosi. Siamo stati contenti della nostra scelta: 3 giorni sono perfetti per godersi il Cayo alla fine del viaggio e riprendere le forze per affrontare psicologicamente il viaggio di ritorno. I chilometri da Remedios non ci sono pesati, la strada è favolosa e il tempo scorre in fretta anche al ritorno.
Evitare i costosi e anonimi resort ci ha permesso non solo di risparmiare una cifra considerevole ma anche di non alienarci in una mega struttura. Il poter parlare con la famiglia che ci ospitava, vedere i bimbi giocare insieme, cenare a casa loro, condividere ogni mattina i mezzi con persone di tutto il Mondo è stata per noi un’esperienza meravigliosa!
Las Gaviotas
E’ situata all’estremità di Cayo Santa Maria e se amate le spiagge selvagge è assolutamente imperdibile!

Si può accedere alla riserva naturale dalle 10 alle 16, pagando 4 Cuc a persona e percorrendo, per circa 700 metri, un sentiero circondato da mangrovie.
Quelle poche centinaia di metri sono diventati l’avventura del giorno per il nostro piccolo esploratore alla ricerca di insetti e cercando il ramo perfetto da con cui giocare.
Alla fine del sentiero troverete una spiaggia paradisiaca che con la bassa marea assume le caratteristiche del tipico luogo da cartolina dei Caraibi.

Essendo riserva naturale non ci sono servizi, né ombrelloni.
Noi ci siamo accordati con il taxista e ci siamo fatti portare al mattino concordando due ore e mezza di stop per poi farci portare a Playa Bianca e poter pranzare e gestire al meglio pranzo e nanna del piccolo.

Giorno 13 Remedios – Havana – Torino
E’ ora di abbracciare e salutare la famiglia che ci ha ospitato e tornare a casa.
Il volo di ritorno parte alle 19, abbiamo tutto il tempo di arrivare a L’Avana.

Viaggiamo con una coppia brasiliana che desidera fermarsi a Santa Clara e così facciamo una sosta al Mausoleo del Che e pranziamo in un posticino che conosce il taxista, mangiamo bene e abbondante spendendo una cifra irrisoria.
Cuba con bambini itinerario di 12 giorni – conclusioni

Forse uno dei più bei viaggi in tre. Cuba è una stata una destinazione ideale, sicura e piena di persone molto accoglienti e gentili anche con i piccoli viaggiatori.
Il sole ci accompagnato per questi 12 giorni, solo un piccolo temporale. Abbiamo apprezzato il poter alternare la spiaggia con la visita alle città, solitamente ce lo concediamo sempre alla fine e invece così è stato più piacevole anche per il piccolo.
I cubani nonostante le restrizioni si arrangiano e ce la fanno sempre, ma i beni che si trovano non sono molti e sono cari.
Se avete ancora dello spazio in valigia aggiungete qualche vestitino che non utilizzate più: album, colori, giochini, sapone e shampoo o dei pannolini da poter regalare, ogni piccola cosa li farà contenti.
Prestate la stessa attenzione per un viaggio a Cuba di quanto ne prestereste esattamente qui.
Preparatevi al rientro a soffrire di “mal di Cuba”. I ricordi dei colori del mare, le spiagge, la musica, i tramonti e la luce che accarezza quest’isola vi tormenteranno a lungo!
Aprite il vostro cuore a Cuba e lei lo aprirà a voi.
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avete fatto un bellissimo itinerario, complimenti per le foto che sono bellissime e fanno venir voglia di partire immediatamente. Se confermo i voli sappi che seguirò alla lettera il tuo itinerario 🙂
A Cuba abbiamo lasciato un pezzetto di cuore! Siamo contenti che il nostro itinerario ti piaccia, per noi è stato perfetto.
Preparati, se confermerai i voli, a soffrire al rientro di “mal di Cuba”!
Veramente un bell’itinerario e un ottimo spunto per quando il Britalian baby sarà pronto ai suoi primi viaggi intercontinentali!
Grazie Paola, itinerario promosso! Cuba ha superato ogni nostra aspettativa 😎
Bellissimo articolo! Anche noi siamo una famiglia di viaggiatori e cuba è tra le nostre mete…prima o poi ! Potrei chiederti se possibile avere i nomi / riferimenti della casa dove avete dormito ? Mi faresti proprio un regalone. Grazie mille
Ciao Francesca, grazie per i tuoi complimenti!
Noi abbiamo prenotato le case su Airbnb (qui sul blog trovi un codice sconto in regalo di 25 euro se ti occorre ;-)) e ci siamo trovati benissimo!
Vinales – Casa Sol Caribe
Trinidad – Casa Las Necas
Remedios – Hostel Las Tradiciones
Playa Larga – Casa Otto
Per l’Havana hai davvero l’imbarazzo della scelta. Noi avevamo optato anziché Havana Vieja per Havana Centro (prenotando direttamente tramite e-mail una deliziosa casa in Calle Gervasio. Consigliatissima anche questa!)
Noi ritorneremmo subito a Cuba!!
Se hai bisogno di altre info chiedi pure!
Grazie infinite! Siete super.
Ciao! Ottimo articolo, complimenti! Posso sapere dove avete alloggiato a Playa Larga? Per le prenotazioni avete utilizzato sempre Airbnb? Grazie mille. Andrea
Ciao Andrea, grazie! Abbiamo utilizzato Airbnb per tutte le prenotazioni tranne per l’Avana, ma solo perché avevamo un contatto diretto. A Playa larga abbiamo dormito una notte a Casa Otto. I proprietari sono molto gentili. https://www.airbnb.it/rooms/12607443?sug=50&_set_bev_on_new_domain=1562964913_OiJztoGRKSAdnPai&source_impression_id=p3_1567147267_mra78hxr%2BP5xgLSB
Ciao, ho letto piu’ volte il tuo blog su Cuba perche’ andremo a dicembre con nostro figlio di 9 anni. Ho trovato tutto interessante ma in particolare la tappa a Playa Larga per spezzare il lungo viaggio verso Trinitad. Posso chiederti se ne vale la pena come sosta intermedia ed il nome della casa particular dove avte dormito li’. Grazie infinite Silvia
Ciao Silvia! Playa Larga non è una tappa imperdibile, ma per noi è stata indispensabile a livello logistico. Il nostro bimbo era ancora piccolino e le ore di viaggio ci sembravano troppe. Spostandoci con taxi condivisi avevamo letto che spesso erano molto lenti e in effetti è proprio così.. inoltre non mancano gli imprevisti.
Abbiamo dormito in una casa particular molto semplice ma pulita e accogliente. La proprietaria è stata molto gentile e ci ha accolti con bevande fresche e braccialetti 🙂
Ecco i riferimenti:
https://www.airbnb.it/rooms/12607443?sug=50&_set_bev_on_new_domain=1562964913_OiJztoGRKSAdnPai&source_impression_id=p3_1567147267_mra78hxr%2BP5xgLSB
Ciao! Complimenti per gli articoli, interessantissimi e con ottimi spunti! E belle foto!
Stiamo ragionando su una 10ina di giorni al mare a gennaio e in molti mi consigliano Cuba. Abbiamo una bimba fresca fresca che avrà 9 mesi. Dici che è fattibile?
Ci portiamo uno zaino di omogeneizzati?!?
Ciao Ginevra! Grazie! Dunque per quanto riguarda gli omogeneizzati assolutamente sì, portate anche pannolini, cremine, vestiti, tutto ciò che vi occorre. Noi durante il nostro itinerario non avevamo visto nulla nei (pochi) negozi ma avevamo portato tutto ciò che serviva da casa. Se condividete l’idea, portate anche qualcosina da lasciare ai più piccoli di Cuba. 😉
Per quanto riguarda l’età della bimba è sempre una scelta personale … i consigli che possiamo darvi, oltre al fatto come detto sopra di portare tutto ciò che occorre, sono quelli di portare con voi anche una fascia/marsupio per girare comodamente il centro Havana e la ciottolosa Trinidad e calcolare bene i tempi di percorrenza del viaggio con la bimba così piccola. A Cuba i tempi si dilungano 😉
Se possiamo esservi utili per ogni dubbio siamo qui.